Diritto alla riparazione (R2R): l'UE è d'accordo

Pubblicato il

5 febbraio 2024

Collaboratori

Iris Skrami

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I legislatori dell'UE hanno recentemente raggiunto un accordo storico sulle nuove norme in materia di riparazione. L'accordo, raggiunto il 2 febbraio 2024, segna una vittoria significativa per i consumatori e gli ambientalisti.

La nuova legge promuove la riparazione indipendente e mira a migliorare l'accesso dei consumatori a opzioni di riparazione convenienti, affrontando un problema urgente per cui "i consumatori perdono la sbalorditiva cifra di 12 miliardi di euro all'anno" optando per nuovi prodotti invece di riparazioni all'interno dell'UE.

I costi ambientali di questa tendenza sono altrettanto allarmanti per l'UE.

Disposizioni chiave

  • Riduzione dell'IVA sui servizi di riparazione: la riduzione dell'IVA sui servizi di riparazione incentiva i consumatori a scegliere la riparazione rispetto alla sostituzione, promuovendo una cultura della sostenibilità.
  • Migliore accesso ai pezzi di ricambio e ai servizi di riparazione: garantire un accesso più facile ai pezzi di ricambio e ai servizi di riparazione consente ai consumatori di fare scelte rispettose dell'ambiente e di prolungare la durata dei loro prodotti.
  • Divieto di software che impedisce le riparazioni indipendenti: vietando i software che ostacolano le riparazioni indipendenti, la legge promuove condizioni di parità per le aziende di riparazione e i consumatori.
  • Riparazioni obbligatorie per smartphone e altri prodotti dopo la garanzia: rendere obbligatorie le riparazioni per smartphone e altri prodotti dopo la garanzia incoraggia i produttori a dare priorità alla durata e alla longevità dei loro prodotti.

Strumenti introdotti da R2R

L'accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento europeo sulla direttiva, nota come direttiva sul diritto alla riparazione (R2R), inaugura una nuova era di riparabilità e sostenibilità nell'UE. L'obiettivo è rendere i servizi di riparazione più accessibili, trasparenti e attraenti per i consumatori.

La direttiva introduce vari strumenti per promuovere la riparazione, tra cui:

  • Diritto dei consumatori a richiedere riparazioni: i consumatori possono chiedere ai produttori di riparare prodotti tecnicamente riparabili ai sensi della normativa UE, favorendo così un passaggio verso abitudini di consumo sostenibili.
  • Modulo europeo di informazioni sulle riparazioni: fornendo informazioni chiare e standardizzate ai consumatori, il modulo europeo di informazioni sulle riparazioni semplifica il processo di riparazione e garantisce la trasparenza nei servizi di riparazione.
  • Piattaforma europea di riparazione online: la creazione di una piattaforma europea centralizzata di riparazione online facilita l'accesso ai servizi di riparazione in tutti gli Stati membri, promuovendo iniziative di riparazione transfrontaliere e iniziative di riparazione guidate dalla comunità.

Questo accordo sottolinea l'impegno dell'Europa verso la riparazione e il riutilizzo, offrendo un'alternativa alla cultura dello smaltimento.

Collegamento dell'R2R con i passaporti dei prodotti digitali

In che modo R2R si collegherà al DPP? Se siete interessati a questo aspetto della legislazione, contattate il nostro team all'indirizzo info@renoon.com o prenotate una demo.

Qui puoi trovare maggiori informazioni sul ruolo dei passaporti digitali dei prodotti, "non solo come conformità".

Promuovendo la riparabilità, l'UE si pone l'obiettivo non solo di prolungare la durata di vita dei prodotti, ma anche di creare nuovi posti di lavoro, ridurre gli sprechi e adottare misure ambientali legate all'economia circolare.

Con l'avanzare dell'accordo verso l'adozione formale, l'Europa dimostra chiaramente l'intenzione di dare priorità alla riparazione e al riutilizzo come pilastri di un'economia circolare.

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